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Il Convento San Basilio fu fondato nell’XI secolo fuori le mura del paese nel luogo detto Casamare su la Carnale. Era destinato alle donne nobili amalfitane e posto sotto la regola di San Benedetto.
Il monastero godeva di molti lasciti sia in danaro che in proprietà anche fuori dalla città di Amalfi. Possedeva per esempio, insieme ad altri due monasteri amalfitani, un terreno con due molini a Mazzara in Sicilia.
L’arcivescovo Giulio Rossini, con decreto del Papa Gregorio XIII del 25 aprile 1579, trasferì le monache dei tre monasteri femminili presenti sul territorio amalfitano nel nuovo Monastero della Santissima Trinità, per dare loro una sistemazione più centrale.
Il convento fu poi occupato dai monaci Cappuccini che vi rimasero fino al loro trasferimento, avvenuto presumibilmente intorno al 1600, nel Monastero di San Pietro della Canonica, oggi albergo.
Il complesso è da allora della famiglia degli attuali proprietari; per molti decenni l’incuria e l’abbandono lo avevano ridotto ad un rudere. Nel corso del secolo scorso sono stati effettuati numerosi interventi di recupero e le antiche celle delle monache sono state trasformate in piccoli appartamenti.
Come vestigia dell’antico convento oggi resta la piccola chiesa di San Basilio, Santo molto caro agli abitanti del rione e festeggiato solennemente il 14 giugno, ed un’ala attualmente adibita ad abitazioni, i cui ingressi si affacciano su un lungo corridoio con una fuga di archi a tutto sesto, impregnati di sapore claustrale.