Il Palazzo Della Monica

Il Palazzo Della Monica
Alla fine del XIX secolo il rampollo di casa Della Monica, Gaetano Della Monica, si preparava a sposare la nobildonna napoletana Carmelina Gargano.
I due giovani erano belli ed innammorati e Gaetano, per accogliere la sua futura sposa in un ambiente degno della sua nobile famiglia di provenienza, scelse e comprò il palazzo a Marina di Vietri Sul Mare.
La posizione del Palazzo era splendida, di fronte al mare, al centro di quel magnifico borgo e a pochi chilometri da Salerno, una città pur sempre all’altezza di Napoli da cui proveniva la sua amata. Gaetano migliorò il palazzo raddoppiandone gli ambienti, arricchendolo di stucchi e di una magnifica scalea di marmo di Carrara,
E finalmente, dopo il matrimonio, il palazzo si riempì ogni anno di un nuovo arrivo: Francesco, Vincenzo, Margherita, Domenico, Gaetano, Raffaela, Antonetta, Olimpia.
-( qualche bimbo, come poteva accadere in quei tempi, non era riuscito a vedere la luce. E Carmelina dopo la nascita di Olimpia con rammarico comunicava che bimbi purtroppo non ne sarebbero più arrivati perchè “ si era rotta la macchinetta”) –
Il Palazzo non era più il Palazzo Della Monica, ma la casa di Gaetano Della Monica e così è stato considerato fino a qualche anno fa quando ad abitarlo era rimasta Olimpia, l’ultima “ragazza di casa“
E già, era la casa Della Monica perchè, oltre ad ospitare questa grossa tribù, aveva accolto al piano alto i fratelli Della Monica, Francesco, Vincenzo e la sorella Antonietta.
Al piano terra vivevano la servitù, parte della famiglia, e il cocchiere.
Nel tetto vivevano i sarti. Ma perchè i sarti?
Davanti al Palazzo infatti ferveva una notevole attività cantieristica che vedeva la costruzione dei velieri che avrebbero solcato, vele al vento, i mari del Mediterraneo. E le vele? Le cucivano i sarti che vivevano nel palazzo.
Intorno alla famiglia si coagulavano molte maestranze marinesi e non solo: carpentieri, falegnami, capitani, marinai e quanti altri erano necessari all’allestimento di navi.
I vari dei velieri erano grandi avvenimenti. Il Palazzo nella sua veste migliore si apriva a personalità, autorità civili e religiose,il paese era in festa e le navi scivolavano nel dolce mare di Marina pronte a navigare.
Gaetano, oltre ad essere armatore, titolare di compagnia di navigazione, commerciava con le carrubbe, il petrolio di quei tempi. Aveva dei grossi magazzini che stipava con le carrubbe e che servivano tutto il salernitano e l’agro nocerino. La domenica Gaetano allertava il suo buon cocchiere che allestiva una delle carrozze con uno dei cavalli.Si faceva il giro dei clienti per riscuotere il pagamento. Il ritorno a casa era un poco problematico perchè il cocchiere, dopo varie libagioni offerte, si addormentava in cassetta e per fortuna il cavallo, avvertendo l’odore della sua stalla, riusciva a portarli a casa sani e salvi.
Gaetano aveva anche una faenziera dove si producevano stoviglie, mattonelle e altro;e qui accolse ceramisti ebrei in fuga dalla Germania nazista.

Arrivano purtroppo i giorni neri!!!

Muore all’improvviso il figliolo Gaetano, medico e con lui si spegne il cuore della sua mamma Carmelina.
Scoppia la seconda guerra mondiale, le navi sono requisite dallo stato e una alla volta sono affondate, una in Africa, una al largo della Puglia, una davanti ad Anzio….
Il Palazzo viene requisito dal comando alleato e la famiglia deve ridimensionare i suoi spazi.
Finita la guerra, anche la famiglia Della Monica deve curare le sue ferite. Le navi sono quasi tutte affondate, i commerci riprendono con lentezza. Gaetano è ora nominato commendatore dal re in esilio per aver trasferito i bauli della corona nella nuova residenza.
Nel 1954 muore Carmelina e dopo due mesi anche Gaetano.Il mese dopo l’alluvione !!
La metà del palazzo è ingoiato dalla furia delle acque.
E poi il terremoto dell’80 segna un nuovo colpo alla famiglia Della Monica e al Palazzo.

Solo negli ultimi decenni la forza e la tenacia dell’ultima Donna di questa Grande Famiglia, Donna Olimpia, sono riuscite a ridare lustro al palazzo ed all’aspetto di Marina.
E oggi io, Basilia Amatruda, la figlia di Antonetta, sono la depositaria di questa grande famiglia e la casa dei Della Monica è il PALAZZO DELLA MONICA.
In questo signorile palazzo d’epoca, recentemente ristrutturato, ho reso disponibili anche ad ospiti nazionali ed internazionali una decina di appartamenti per vacanza.
Sono appartamenti dotati di ogni confort, dalla climatizzazione al wifi, dal bagno riservato alla lavatrice, dal televisore ai canali satellitari. Ogni appartamento ha il suo angolo cottura totalmente attrezzato di stoviglie e munito oltre che di frigo, di cucina, forno e a richiesta anche microonde.
Quasi tutti dispongono di un terrazzino, due godono di un magnifico terrazzo.
Si offre ai miei graditi ospiti un nagnifico solarium con vista mozzafiato sulla Costa e su Vietri.
Nella reception, che potrà anche essere sala riunioni, è allestito il “Museo di Famiglia” con oggetti, mobili, foto ed il pianoforte su cui hanno imparato a suonare le donne di casa.
A questo punto non mi resta che avere il piacere di ospitare quanti vorranno darmi questo onore.
Avrò la gioia di condividere cin loro questa grande storia di Famiglia e di farli sentire parte del meraviglioso borgo di Marina di Vietri sul mare.